Che cos’è la Psicomotricità??
Partiamo da questo concetto per andare a descrivere quello che viene fatto durante queste sedute.
La psicomotricità è un’attività che prevede un intervento di tipo EDUCATIVO e si prefigge di andare a sviluppare il potenziale della persona in ambito SOCIALE, RELAZIONALE e MOTORIO.
Mette il soggetto al centro dell’azione e fa del MOVIMENTO lo strumento fondamentale dell’educazione; si può svolgere dagli 0 ai 99 anni e l’obiettivo è quello di sviluppare e stimolare il POTENZIALE GENETICO di chi abbiamo di fronte.
Psicomotricità e sviluppo psicomotorio
La psicomotricità è quell’attività educativo – motoria funzionale al corretto sviluppo psicomotorio del soggetto, che si realizza dai – 9 mesi fino ai 14 anni circa ed è mediata dal Sistema Nervoso Centrale (SNC) tra l’affettivo e il cognitivo.
Si divide in quattro tappe successive, ognuna delle quali presenta determinate caratteristiche relazionate all’età del soggetto e all’acquisizione o meno di competenze e capacità facenti parte delle tappe precedenti.
Veglia, aggiustamento e percezione
Sono le tre funzioni psicomotorio che ci permettono di interagire con l’ambiente e di acquisire nuove abilità.
Perché le funzioni psicomotorie si attivino il nostro soggetto dovrà avere una buona regolazione energetica e quindi si trovi in una posizione di INGAGGIO SOCIALE, dove è in grado di recepire informazioni proveniente dall’ambiente (esterno) o dal proprio corpo (interno) e conseguentemente attuare delle risposte.
Su quali fattori psicomotori si può intervenire??
Il movimento, la motricità e la sperimentazione attraverso il proprio corpo sono gli elementi fondanti dell’intervento, sulla base di questi si costruisce il resto del lavoro; andando a stimolare tutti quei fattori psicomotori come: relazione, motivazione, intenzionalità, aggiustamento e percezione di tempo, spazio e postura, controllo tonico, coordinazione dinamica generale (schemi motori di base), coordinazione oculo – manuale, percezione e presa di conoscenza delle diverse parti del corpo e tanti altri elementi che permetteranno al nostro soggetto di acquisire nuove abilità e capacità.
Tutto questo viene stimolato attraverso il gioco, la libera esplorazione, il problem solving, il disegno, la scrittura e la libera espressione.
La psicomotricità è molto funzionale per lo sviluppo di competenze trasferibili in ambito scolastico e accademico, per questo motivo questa tipologia di intervento ha una forte trasversalità.
“. . . l’apprendimento passa attraverso il corpo e quindi attraverso il movimento . . . Il movimento diventa così uno strumento dell’educazione.” (J. Le Boulch, “Padre” della Psicocinetica)

Gianluca Bartoli
Chinesiologo specializzato in Attività Motoria Preventiva a e Adattata e Psicomotricista neurofunzionale in formazione.